Rivista Trimestrale di Diritto TributarioISSN 2280-1332 / EISSN 2421-6801
G. Giappichelli Editore

indietro

stampa articolo indice fascicolo leggi articolo leggi fascicolo


Elementi ricostruttivi dell''imposizione sul turismo': opportunità e limiti nel contesto del c.d. federalismo fiscale (di Agostino Ennio La Scala)


La "tassazione sul turismo” rappresenta una possibile frontiera di espansione del­l’esercizio della potestà tributaria delle Regioni e degli Enti locali, con particolare riferimento ai Comuni. I “tributi sul turismo” rispondono ad esigenze finanziarie territoriali volte a coprire i costi ulteriori derivanti dai flussi turistici, connessi alle funzioni pubbliche (fondamentali e non), sulla base dei principi di autonomia, responsabilità, divieto di doppia imposizione, territorialità e continenza.

L’articolo affronta la tematica dei diversi possibili modelli di entrata adottabili de jure condito e de jure condendo, delineandone i limiti costituzionali. Tributo o prelievo corrispettivo? In merito alle entrate tributarie, riconducibili allo schema della tassa o dell’imposta, l’attenzione è particolarmente rivolta all’individuazione dei soggetti passivi (residenti e non), anche alla luce della compatibilità con i principi comunitari.

Principles of 'tourism taxation': opportunities and limits in the framework of the so-called fiscal federalism

“Tourism taxation” may offer to regional and local governments, and especially to the Municipalities, new opportunities to strengthen their taxing powers. “Tourism taxes” are actually introduced to finance the expenses linked to the tourist’s needs, in order to ensure the public functions (fundamental and non-fundamental), on the basis of the principles of autonomy, responsibility, prohibition of double taxation, territoriality and continence.

The article deals with the main tourist taxing models already introduced in Italian tax law or only proposed, trying to identify the constitutional limitations. Tax or price for a service? In relation to taxes, referable to the schemes of commutative levy or pro­per tax, we focus on the identification of taxpayers (resident and non-resident), also under the perspective of their compatibility with EU principles.

1. “Tassazione sul turismo” e “Tassazione del turismo”: modelli, distinzioni e delimitazione del campo di indagine L’“imposizione sul turismo” (o “tassazione sul turismo”) rappresenta una formula molto ampia, non tecnicamente corrispondente ad un preciso cam­po applicativo, all’interno della quale possono essere sussunte diverse forme di entrata [1]. A prescindere, dalla distinzione tra le possibili species di tributo adottabili, il prelievo può in linea generale prevedere quali soggetti passivi i residenti di una determinata realtà territoriale, in ragione dei vantaggi derivanti agli stessi dalle attività turistiche e della necessità di finanziare i “sovraccosti” (in termini di servizi pubblici apprestati dall’ente impositore) derivanti dalle stesse, oppure, per queste ultime ragioni, il “turista”. La prima ipotesi può contemplare tributi destinati a colpire gli operatori economici che traggono profitti diretti dal turismo (per i quali sarà, comunque, agevole realizzare la traslazione economica del costo del prelievo sui consumatori dei servizi turistici), oppure può interessare una platea più ampia di soggetti residenti. Quest’ultima forma, come si avrà modo di chiarire meglio nel corso della trattazione, si può realizzare, de iure condito, attraverso il ricorso alla c.d. imposta di scopo (ri)-disciplinata dall’art. 6, D.Lgs. n. 23/2011 (“Decreto attuativo del c.d. federalismo fiscale municipale”). Nella prospettiva di un tributo locale “sul turismo” (comunale, provinciale o in futuro di una Città metropolitana), il secondo modello impositivo descritto si rivolge all’esterno della comunità dei contribuenti residenti, inciden­do giuridicamente ed economicamente sul turista che per definizione è un non residente, attraverso il coinvolgimento degli operatori economici del settore turistico, quali sostituti d’imposta o, comunque, soggetti ausiliari dell’ac­certamento e/o della riscossione. Quest’ultimo, ad esempio, è lo schema a­dot­tato dalla disciplina ex art. 4 del menzionato decreto attuativo, in materia di imposta di soggiorno, su cui si ritornerà dopo. Estranea alla presente indagine è, invece, quella che potremmo definire in via del tutto convenzionale la “fiscalità del turismo”, comprendente le diverse questioni inerenti al regime tributario, sia nel settore delle imposte dirette che indirette [2], delle attività turistiche. Sia con riferimento alle problematiche comuni ad altre attività economiche (commerciali e non), sia a quelle peculiari dei diversi comparti e delle loro specializzazioni (agenzie di viaggio, [continua..]

» Per l'intero contenuto effettuare il login

inizio