home / Archivio / Fascicolo 3 - 2015
DOTTRINA
- La determinazione concordata della ricchezza
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La crisi dei metodi di accertamento e l’inefficacia dello schema della dichiarazione controllata hanno determinato nell’ultimo decennio il ricorso a formule ibride e a clausole generali che spesso conducono a risultati imprevedibili in base alle regole sostanziali di determinazione della base imponibile. In questa situazione, lo sviluppo di forme di imposizione concordata – ...
di Massimo Basilavecchia - Cessione in regime di sospensione di accisa e implicazioni nel procedimento tributario
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Nel presente lavoro si esaminano alcune questioni, in tema di procedimento tributario, connesse alla circolazione dei beni in regime di sospensione di accisa. In particolare, l’indagine, in considerazione della fisiologica traslazione economica di tale tributo, si sofferma sugli effetti ai fini dell’accertamento IVA, imposte sui redditi ed IRAP, conseguenti all’illecita ...
di Stefano Fiorentino - Crisi dei metodi di accertamento tributario e prospettive di riforma: introduzione
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I tornanti della storia contemporanea impongono di ricercare nuove strade per avviare una stagione di vera riforma del sistema tributario, fatta non di interventi occasionali, asistematici o comunque limitati a singoli “spicchi” della disciplina esistente, ma di interventi ampi e organizzati sistematicamente su nuove basi, comprendenti, oltre all’accertamento, il sistema ...
di Alessandro Giovannini - La voluntary disclosure nei rapporti tributari fra principi generali e interventi legislativi
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Il provvedimento introduce nell’ordinamento fiscale italiano la disciplina della collaborazione volontaria – la c.d. voluntary disclosure – allo scopo di contrastare fenomeni di evasione fiscale consistenti nell’allocazione fittizia della residenza fiscale all’estero e nell’illecito trasferimento o detenzione all’estero di attività che ...
di Paola Marongiu - La riscossione tributaria erariale tra modifiche recenti ed auspicabili interventi futuri
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La recente L. n. 23/2014 delega il Governo ad intervenire anche nel settore della riscossione tributaria erariale, perseguendo il contemperamento tra esigenze del Fisco e salvaguardia dei diritti dei contribuenti. Anche alla luce dell’applicazione del principio di proporzionalità nel contesto della CEDU, l’Autore analizza i recenti interventi legislativi in materia di ...
di Alessio Persiani - La differente
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Tutti sono tenuti al pagamento delle imposte secondo la propria capacità contributiva. La disabilità non è una condizione soggettiva che comporta l’applicazione di un regime impositivo diverso, ma contemplata in singole disposizioni in ottica di chiaro favor per l’altro più debole. L’esperienza solidaristica, d’altronde, si nutre ed ...
di Fabio Russo - L'attività commerciale della partecipata nell'interpretazione della giurisprudenza di legittimità
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Ai fini dell'applicabilità del regime della participation exemption il requisito dell’attività commerciale della società partecipata deve essere considerato in maniera sostanziale, attribuendo rilievo alle caratteristiche della società partecipata e non limitandosi a meri dati formali (come ad esempio l’oggetto sociale desumibile dalla ...
di Alessia Vignoli - Esiste la presenza digitale?
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A causa della progressiva digitalizzazione di tutti i settori dell’economia, nel BEPS sono state evidenziate le problematiche fiscali di maggiore rilevanza relative all’attività delle società digitali: si configura una presenza digitale massiccia nell’economia di ogni singolo paese in assenza di assoggettamento a tassazione; l’attività di ...
di Björn Westberg
GIURISPRUDENZA
- Il divieto del cumulo di sanzioni nell'ordinamento internazionale (ne bis in idem): una evitabile prova di forza tra gli artt. 117 e 11 Cost. al vaglio della Consulta
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L'applicazione congiunta di sanzioni penali e amministrative in relazione ad un medesimo fatto, alla luce di una recente decisione della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, non può verosimilmente più avere luogo. Il divieto del doppio procedimento è, dunque, destinato a fare ingresso nel nostro ordinamento, attraverso gli artt. 11 ovvero 117 Cost. La Corte ...
di Marco Bolognese - La presunzione di residenza fiscale in Italia può essere invocata anche a favore del contribuente
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Secondo la Corte di Cassazione, il contribuente può invocare la presunzione relativa di residenza in Italia ex art. 2, comma 2 bis, D.P.R. 22 dicembre 1986 (di seguito, TUIR), al fine di poter essere considerato residente fiscalmente in Italia. Ciò è consentito poiché i Supremi giudici ritengono applicabili alle presunzioni tributarie le regole che governano ...
di Massimo Pellecchia - Reati tributari, sequestro preventivo e attualità delle esigenze cautelari
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La disciplina della confisca per equivalente seguente all’adozione del sequestro preventivo appariva da ripensare in considerazione del fatto che oggetto della confisca (il profitto) e dell’obbligazione tributaria (l’imposta evasa) coincidono, così da comportare, sul piano sanzionatorio, un meccanismo oltremodo afflittivo per il reo, in contrasto col principio di ...
di Giuseppe G. Scanu