» L'incerto bilanciamento dei diritti degli azionisti e dei creditori nella capitalizzazione forzosa dei crediti (rivista Diritto Societario)
» La posizione dei soci nel risanamento della società in crisi: dal potere di veto al dovere di sacrificarsi (o di sopportare) (Aufopferungs– o Duldungspflicht)? (rivista Diritto Societario)
» Questioni dibattute su diritto di proprietà e fondi comuni di investimento: gli strumenti di gestione delle crisi dei fondi comuni di investimento e dei patrimoni separati (rivista Orizzonti del Diritto Commerciale)
» Trasformazione delle popolari e limiti al rimborso delle azioni: frammenti di un diritto costituzionale delle società bancarie (rivista Orizzonti del Diritto Commerciale)
» La proprietà italo-europea (rivista Jus Civile)
» Tutela delle coste e pluralità di vincoli: lo sguardo del civilista. L'incidenza del diritto europeo, dalla direttiva a tutela degli habitat al principio CEDU sulla proprietà (rivista Jus Civile)
» La tutela della proprietà e del credito nella giurisprudenza della Corte EDU. Problemi di inquadramento giuridico (rivista Jus Civile)
» Possesso ad usucapionem: non basta il solo pascolo del bestiame su un vasto terreno privo di recinzione (Un Anno di Sentenze)
» La rinuncia alla proprietà immobiliare è un atto unilaterale e non recettizio, volto esclusivamente a dismettere il diritto di proprietà, realizzando l'interesse patrimoniale del proprietario protetto dalla relazione assoluta di attribuzione. Tale rinuncia produce ex lege l'effetto di acquisto dello Stato a titolo originario in caso di vacanza del bene. La rinuncia, quindi, trova causa nel mero interesse del proprietario, senza necessità dell'adesione di altri, e non può essere dichiarata nulla per motivi di illiceità o contrarietà a limiti costituzionali. Quando la rinuncia è motivata da un interesse egoistico, non si configura un abuso né una violazione di limiti costituzionali, e l'atto si considera valido e lecito (Un Anno di Sentenze)