Rivista Trimestrale di Diritto TributarioISSN 2280-1332 / EISSN 2421-6801
G. Giappichelli Editore

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La proposta di direttiva sulla CCCTB: profili soggettivi, base imponibile e suo consolidamento (di Concetta Ricci)


L'armonizzazione delle regole di determinazione dell’imponibile delle imprese a livello europeo rappresenta senza dubbio un tassello necessario nel percorso di creazione di un mercato unico senza ostacoli fiscali. Il modello adottato nella proposta di Direttiva del 16 marzo 2011, la Common Corporate Consolidated Tax Base (CCCTB), in controtendenza rispetto ai sistemi impositivi della maggior parte degli ordinamenti tributari nazionali, ispirati prevalentemente al principio della dipendenza dell’imponibile dalle risultanze contabili, è quello del “doppio binario”, con una totale separazione dei criteri di valutazione fiscali da quelli contabili. La CCCTB prevede un regime di regole comuni per calcolare la base imponibile delle società residenti nell’UE e delle stabili organizzazioni europee di so­cietà di Paesi terzi, il consolidamento di tali risultati, qualora vi siano altri membri del gruppo, e la ripartizione della base imponibile consolidata tra ciascuno Stato membro in base al “formulary apportionment method”. Il problema, a questo punto, è capire quale impatto l’introduzione di tale regime potrebbe avere sui sistemi fiscali degli Stati membri, come potrebbe ripercuotersi sul gettito e quali effetti potrebbero aversi sulla concorrenza fiscale internazionale.

The CCCTB proposal for a directive: subjective aspects, tax base and consolidation

Harmonising rules for determining companies’ income tax base at the European level undoubtedly represents a necessary step towards the creation of a single market without tax obstacles. The model adopted in the Proposal for a Directive of March 16, 2011, the Common Consolidated Corporate Tax Base (CCCTB), which diverges from the domestic systems used by almost all Member States that are mainly inspired to the dependency principle of the tax base from the outcome of the profit and loss account, is the so-called double track, characterised by a full separation of the criteria for tax adjustments and those for accounting purposes. The CCCTB provides a discipline of common rules aimed at determining the tax base of EU-resident companies and of EUpermanent establishments of companies established in third Countries, the consolidation of such results in case there are other members of a group, and the distribution of the consolidated tax base among the Member States involved according to the so-called formulary apportionment method. In this respect, the problem consists in understanding which impact may have this regime on Member States’ tax systems, how can affect their tax revenue and which effects may have an incidence on international tax competition.

Premessa La tanto attesa proposta di Direttiva sulla Common Consolidated Corporate Tax Base (CCCTB) è stata presentata dalla Commissione europea in data 16 marzo 2011 [1]. Si pone, così, finalmente, un punto fermo nel lungo iter della Commissione UE teso ad introdurre regole comuni di determinazione dell’imponibile, allo scopo di offrire alle imprese con attività nell’Unione “un mercato senza ostacoli fiscali”, rispettando, nel contempo, la sovranità impositiva dei singoli Stati membri. Già nella Comunicazione del 23 ottobre 2001 [2], la Commissione UE evidenziava i potenziali vantaggi derivanti dall’adozione di un modello di consolidamento comunitario degli imponibili: «una base imponibile consolidata per la tassazione delle attività di dimensioni comunitarie delle società contribuirebbe ad aumentare l’efficienza, l’efficacia, la semplicità e la trasparenza dei regimi d’imposizione delle società e colmerebbe le discrepanze tra i sistemi fiscali nazionali, che offrono un terreno fertile all’evasione fiscale e agli abusi. Una tale iniziativa ridurrebbe i costi di conformità, consentirebbe all’UE di profittare pienamente dei vantaggi del mercato interno, incrementerebbe di conseguenza la competitività delle imprese europee e preparerebbe il terreno al conseguimento degli obiettivi stabiliti dal Consiglio europeo di Lisbona» [COM(2001) 582, 17]. Le perplessità in ordine al metodo di coordinamento da adottare erano, però, ancora molte; oggetto di attenzione erano, in particolare, quattro diversi sistemi di tassazione: Home State Taxation (HST) [3]; Common Corporate Consolidated Tax Base (CCCTB); European Corporate Income Tax (EUCIT); Single Compulsory “Harmonized Tax Base (HTB)” [4]. Tra tutti, la CCCTB è stata ritenuta la soluzione più in linea con le esigenze delle imprese multinazionali e più accettabile per gli Stati membri. Consapevole, però, che la sua attuazione avrebbe richiesto una concreta iniziativa armonizzatrice delle istituzioni comunitarie, la Commissione ha rite­nuto opportuno sviluppare il progetto in stretta collaborazione con gli Stati membri. A tal fine, nel settembre del 2004, è stato costituito, in seno alla Commissione europea, un Working Group, con il compito principale di definire gli elementi comuni per una futura base imponibile consolidata a livello europeo [5]. I risultati degli studi condotti dal gruppo di lavoro e le scelte politiche della Commissione sono sintetizzati in una serie documenti ufficiali, in cui sono analizzati i vantaggi che, dall’introduzione della CCCTB, potrebbero derivare alle imprese comunitarie operanti in più Stati [6], nonché le [continua..]

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