Il tema dei limiti alla potestà degli stati di tassare fattispecie prive di ragionevole collegamento, oggettivo o soggettivo, con il territorio è da sempre oggetto di dibattito tra gli studiosi di diritto tributario internazionale. L’approccio classico distingue tra territorialità materiale (ambito nel quale si verificano i fatti presupposti del tributo) e formale (spazio entro il quale la legge tributaria ha effetto e può trovare attuazione) e sostiene che nessun limite si pone agli Stati sotto il primo profilo, ossia quello dell’emanazione della norma, con conseguente libertà di ciascun ordinamento di colpire presupposti privi di collegamento col territorio. Eventualmente, solo allorché lo Stato pretendesse di esercitare all’estero la propria potestà coercitiva sorgerebbero problemi. Questa impostazione tradizionale merita di essere tuttavia ripensata alla luce di quegli orientamenti, maturati in diversi settori del diritto internazionale, secondo i quali possono prospettarsi limiti alla libertà degli Stati di regolare fenomeni privi di un sufficiente attacco, oggettivo o soggettivo, con l’ordinamento dal quale promana la disciplina. Nel campo del diritto tributario, i criteri in grado di limitare la libertà degli Stati sotto il profilo della territorialità materiale potrebbero essere estrapolati dai connotati fondamentali della nozione di tributo, come desumibili dalle moderne costituzioni delle c.d. nazioni civili.
In literature there has always been a great debate concerning the existence of limits to States’ taxing power on situations without a reasonable link (subjective or objective) with the territory. The traditional approach makes a distinction between material territoriality (i.e. territorial context where taxable objects are realised) and formal territoriality (i.e. territorial context where tax law applies and produces its effects): therefore, States are in principle free to impose taxes also on situations not linked with their jurisdiction. Problems will probably arise only when a State tries to start a forced tax collection in the territory of another State.
Such approach needs to be revisited in the light of certain interpretative trends of public international law, according to which States are not free to regulate facts not showing a genuine link, subjective or objective, with their national legal system. In tax law, the criteria capable of limiting States’ taxing power from the material territoriality perspective need to be reconstructed from the fundamental characters of the concept of tax, as laid down in modern constitutions of the so-called civilized nations.
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