Secondo la Corte di Cassazione, il contribuente può invocare la presunzione relativa di residenza in Italia ex art. 2, comma 2 bis, D.P.R. 22 dicembre 1986 (di seguito, TUIR), al fine di poter essere considerato residente fiscalmente in Italia. Ciò è consentito poiché i Supremi giudici ritengono applicabili alle presunzioni tributarie le regole che governano le presunzioni civilistiche. In particolare, poiché le disposizioni del codice civile stabiliscono che le presunzioni legali esentano dal fornire ogni prova coloro in favore dei quali sono poste, i giudici di Cassazione ritengono che in relazione alla presunzione relativa di residenza fiscale in Italia delle persone fisiche può essere invocata tanto dall’Amministrazione finanziaria quanto dal contribuente, in quanto la presunzione non indica il soggetto che può invocarla. L’occasione offerta dalla sentenza in commento consente di affrontare, in primo luogo, il tema delle regole che presiedono alle presunzioni legali in campo tributario, nonché gli effetti che la sentenza produce su quelle che si definiscono presunzioni sostanziali (contrapposte a quelle procedurali) e la possibile applicazione dei principi enucleati nella sentenza anche ad altre presunzioni legali previste in campo tributario, con particolare riferimento alla presunzione di residenza fiscale dei soggetti IRES ex art. 73, comma 5 bis ss., TUIR. Inoltre, nel presente contributo saranno vagliati gli effetti della sentenza anche in relazione alla corretta individuazione della residenza del contribuente ai fini delle convenzioni internazionali contro le doppie imposizioni.
According to the Italian Supreme Court, it is possible for the taxpayer to invoke the rebuttable presumption of tax residence in Italy, pursuant to Art. 2, para. 2-bis, Presidential Decree No. 917 of 22 December 1986, in order to be considered resident in Italy for income tax purposes. The outcome of the judgment is based on the fact that the Italian Supreme Court (ISC) admits that provisions governing civil law presumptions shall apply also in the field of tax law. Since such rules provide that legal presumptions exempt the subject in favour of which they are provided from giving any evidence, the ISC considers that the aforementioned presumption may be invoke from each of the party involved in the lawsuit since the provision literally does not identify the subject in favour of which the presumption is provided. Such a decision may spread its effects also in the field of other tax presumptions provided in the tax system, and also the effects that the decision produces on “substantive” presumptions (opposite from “procedural” presumptions) and the possible application of principles laid down in the decision also to other tax presumptions, and, in particular, to the presumption of tax residence of corporate entities according to Art. 73, para. 5-bis et seq., Presidential Decree No. 917 of 22 December 1986. Furthermore, in this paper the author analyses the effects of the decision also in relation to the correct identification of the taxpayer’s residence according to the double tax treaties.
Articoli Correlati: residenza - presunzione - procedimentale - sostanziale - convenzione