home / Archivio / Fascicolo / Gruppi di società e libertà di stabilimento: un nuovo stop della Corte di Giustizia ..
indietro stampa articolo indice fascicolo leggi fascicolo
Gruppi di società e libertà di stabilimento: un nuovo stop della Corte di Giustizia UE
Concetta Ricci
La Corte di Giustizia UE è stata chiamata a giudicare la compatibilità, con il principio di libertà di stabilimento, della disciplina austriaca di tassazione dei gruppi di società, che prevede maggiori vantaggi fiscali per le società residenti rispetto a quelle che decidono di investire al di fuori dei confini nazionali. La decisione adottata è in linea con l’orientamento prevalente dei giudici UE: la potestà normativa in materia di imposte dirette appartiene agli Stati membri, ma questi devono esercitarla nel rispetto delle regole e dei principi sanciti dal diritto europeo. La Corte, infatti, riscontrata la violazione del Trattato, in quanto la normativa austriaca limita l’ammortamento dell’avviamento solo alla controllante che acquista una partecipazione in una società residente, valuta attentamente le cause che potrebbero giustificare una simile restrizione della libertà di stabilimento, concludendo per l’incompatibilità della normativa nazionale restrittiva. Nessuna novità, quindi, rispetto all’orientamento prevalente della giurisprudenza comunitaria ma semmai una conferma dell’inadeguatezza delle normative interne di tassazione dei gruppi multinazionali e la necessità di un intervento armonizzatore del legislatore europeo.
Articoli Correlati: gruppi di società - libertà di stabilimento - consolidato fiscale - ccctb - ammortamento
The Court of Justice of the European has ruled on the compatibility, with the principle of freedom of establishment, of Austrian rules on company group taxation, which provides greater tax advantages for resident companies compared to those deciding to invest outside national borders. The decision taken is in line with the prevailing attitude of EU judges: the legislative power on direct taxation belongs to the Member States, but they must exercise it consistently with rules and principles enshrined in European law. The Court, in fact, having found a Treaty violation – since the Austrian legislation limiting the goodwill’s depreciation only to the parent company that acquires a share in a resident company carefully considers the causes that may justify such a restriction of the freedom of establishment – concludes that the restrictive national legislation shall be considered incompatible with EU law. Nothing new, therefore, from the prevailing case law, but this is a further confirmation that domestic regulations on taxation of multinational groups are inadequate and requires an urgent harmonising intervention from the European lawmaker.
Keywords: company groups, freedom of establishment, tax consolidation regime, CCCTB, depreciation