Rivista Trimestrale di Diritto TributarioISSN 2280-1332 / EISSN 2421-6801
G. Giappichelli Editore

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Il rafforzamento dei principi comuni europei e l'unicità del sistema fiscale nazionale (di Fabrizio Amatucci)


I recenti interventi delle Istituzioni europee sulle finanze pubbliche nazionali e sulle scelte di politica fiscale dei Paesi membri, insieme alla comunitarizzazione dei principi fondamentali previsti dalla CEDU, hanno determinato un rafforzamento del sistema giuridico europeo e delle fonti di diritto tributario europee. Tale assetto ha reso necessaria una rimeditazione della teoria dualista in base alla quale i due ordinamenti (nazionale e dell’UE) devono essere configurati come au­tonomi, ancorché tra essi coordinati.

A ben vedere il ricorso sempre più frequente a principi europei comuni in grado di garantire il contribuente e di operare anche in fase procedimentale, dovrebbe indurre a privilegiare la teoria dell’unitarietà del sistema tributario ed a riconoscere pari dignità alle fonti ed alle regole interne e comunitarie. Ciò consentirebbe di facilitare il coordinamento, evitando sovrapposizioni di competenze e contrasti tra organi interni e comunitari. La separazione tra gli ordinamenti statali ed europei determina infatti una ripartizione interna dei primi in sottosistemi armonizzati e non armonizzati che, oltre ad essere iniqua, genera una tutela differenziata ed uno sviluppo non armonico dei sistemi a livello europeo.

The strengthening of the european common principles and the unity of the national tax system

Some recent measures adopted by the European Institutions, concerning the national public finances and the fiscal policies of Member States, and the europeanization of the fundamental principles of the ECHR, have strenghtened the European system of law and the sources of EU tax law. This outcome requires a reconsideration of the so called dualistic theory, according to which the EU and the national legal systems are autonomous but coordinated.

The increasing invocation of common european principles, aiming at guaranteeing the taxpayer even during the admnistrative procedure, should lead to prefer a homogeneous considerationn of the tax system and recognize equal relevance to national and european sources and rules.

This kind of approach could realize a coordination and avoid conflicts between national and supranational institutions. A separate view of EU and national systems, in fact, leads to the fragmentation of the latter in sub-systems (harmonizated and not-harmonizated) which generates a different level of guarantee and does not allow a balanced development of national systems in the European area.

1. Rafforzamento delle fonti UE e limitazione delle politiche fiscali nazionali L’esperienza di questi ultimi anni che va manifestandosi in seno all’UE di riconoscimento e consolidamento della normativa e dei principi comunitari negli ordinamenti tributari nazionali ed in particolare in quelli dell’eurozo­na, presenta caratteri di forte peculiarità. Oltre alle normali limitazioni della sovranità fiscale nazionale dettate dalle regole del libero mercato e della concorrenza, si assiste ad una serie di interventi volti ad incidere sulle finanze pubbliche statali in particolare sul versante delle spese ed all’imposizione di scelte di politica fiscale e tributaria [1] da parte delle Istituzioni europee (BCE, Commissione e Consiglio UE). Il meccanismo di sviluppo della stabilità europea (ESM) da ultimo ha previsto, tra le diverse misure necessarie che gli Stati membri devono adottare, la lotta all’evasione ed alla frode fiscale e il coordinamento delle politiche fiscali nazionali. Ciò determina, dunque l’esigenza di un confronto tra istituzioni dei Paesi membri ed europee ed in particolare tra giudici nazionali e Corte di Giustizia finalizzato a realizzare un bilanciamento tra i rispettivi interessi e ad evitare o prevenire le conseguenze economiche scaturenti dalla violazione di norme e principi giurisprudenziali dell’UE da parte di uno Stato membro. Alcuni recenti interventi delle Corti costituzionali in materia comunitaria [2] contribuiscono al rafforzamento delle fonti di diritto tributario europeo che sono in grado di prevalere per ragioni economiche su quelle interne con conseguenze considerevoli per il futuro in termini di coordinamento e ravvicinamento delle politiche fiscali. Tali politiche nazionali, tendono oggi, alla luce delle linee evolutive dell’UE, a mutare il proprio carattere e ad assumere quello di strumenti indispensabili, sia per uscire dalla fase emergenziale di crisi economica, che per garantire in modo stabile la crescita economica, la sopravvivenza e lo sviluppo del sistema economico-monetario europeo [3]. Al rafforzamento del sistema giuridico europeo ha contribuito la comunitarizzazione dei principi e delle norme CEDU le quali, anche se incontrano ancora qualche ostacolo nell’ordinamento tributario nazionale [4], appaiono una forma forte di condizionamento dei sistemi interni processuali e procedurali. Le norme CEDU rafforzate e comunitarizzate a seguito dell’adesione dell’UE alla convenzione diritti umani, ampliano la sfera applicativa di principi già esistenti come il giusto processo e il diritto di difesa, consentendo di superare limiti interni prima difficilmente contestabili e preclusioni probatorie che caratterizzano il nostro processo tributario [5]. Tali principi comuni europei trovano applicazione secondo dottrina e giurisprudenza, nei confronti di tutte le [continua..]

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