home / Archivio / Fascicolo / Sulle plusvalenze da esproprio: imputazione per “cassa” ed esclusione dalla tassazione ..
indietro stampa articolo indice fascicolo leggi fascicolo
Sulle plusvalenze da esproprio: imputazione per “cassa” ed esclusione dalla tassazione delle somme erogate con ingiustificato ritardo
Paola Marongiu
Secondo la Suprema Corte di Cassazione la percezione di somme in relazione all’iter di esproprio è condizione necessaria e sufficiente affinché si configuri una plusvalenza tassabile, affermando un principio generale di imposizione per cassa, salva l’eccezione di un ingiustificato ritardo nell’erogazione, causato da un comportamento capzioso e dilatorio, da parte della Pubblica Amministrazione.
I principi costituzionali dell’imparzialità, dell’efficienza e del giusto processo, sul versante nazionale, e la giurisprudenza della CEDU, su quello comunitario, impongono che la Pubblica Amministrazione, cui non si sottrae l’Agenzia delle Entrate, non possa trarre indebito vantaggio da comportamenti lesivi dei diritti e degli interessi legittimi del cittadino.
Articoli Correlati: plusvalenze - esproprio - criteri di tassazione - imparzialità - vantaggio
According to the Italian Supreme Court, the receiving of sums following to expropriation is a necessary and sufficient condition to realise a taxable capital gain, in application of a general principle of taxation on a cash basis, except in case of unjustified delay in the payment caused by a captious and delaying behaviour of the Public Administration.
The constitutional principles of impartiality, efficiency and due process of law – on the national level – and the ECtHR case law – on the European level – provide that the Public Administration, which includes also Tax Authorities, shall not receive an unfair advantage from behaviours infringing citizen’s rights and legitimate interests.
Keywords: capital gains, expropriation, taxation criteria, impartiality, advantage