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Exit taxes e diritto dell´Unione Europea: quale 'modello' compatibile?
Valeria Russo
Nella sentenza del 29 novembre 2011 (caso C-371/10), in tema di compatibilità delle exit taxes con il diritto comunitario, la Corte di Giustizia dell’UE ha sancito il principio per cui l’art. 49 TFUE non osta ad una normativa di uno Stato Membro, in base alla quale, a seguito del trasferimento della sede amministrativa effettiva di una società da uno Stato membro ad un altro, l’ammontare delle plusvalenze latenti relative agli elementi patrimoniali è determinato in via definitiva all’atto del trasferimento, allorquando la società cessa di percepire utili imponibili nello Stato di origine. A tal fine non rilevano le eventuali minusvalenze o plusvalenze realizzate successivamente. In ogni caso, il pagamento dell’imposta su tali plusvalenze deve essere differito al momento del realizzo delle stesse.
La principale criticità posta dalla sentenza in esame riguarda la compatibilità con la normativa comunitaria e, in particolare, con il principio di proporzionalità, della previsione di una garanzia bancaria a tutela del differimento dell’imposizione da parte dello Stato membro di origine. Il presente contributo analizza, infine, gli eventuali riflessi della sentenza sulla normativa italiana in tema di exit tax.
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With decision of November 29, 2011 (case C-371/10) on compatibility of exit taxes with EU law, the Court of Justice of the European Union established the principle that Art. 49 TFEU must be interpreted as not precluding legislation of a Member State under which the amount of tax on unrealised capital gains relating to a company’s assets is fixed definitively, without taking account of decreases or increases in value which may occur subsequently, at the time when the company, because of the transfer of its place of effective management to another Member State, ceases to obtain profits taxable in the former Member State.
In any case, the payment of the tax on capital gains shall be deferred at the time of their realisation. The main critical aspect of this decision concerns the compatibility with EU law – and, in particular, with the principle of proportionality – of the submission of the deferred payment of the tax to a bank guarantee in favour of the member State of origin. Finally, this article analyses the potential impact of the decision on the Italian discipline on exit taxation.
Keywords: Exit tax, unrealised capital gains, change of residence, place of effective management, freedom of establishment